Pagine

giovedì 10 marzo 2011

MI ARRAMPICO PER GIOCO!


La tua amata tenda di design è diventata la liana di Tarzan; la pila sconnessa di pacchi di Natale un’avventurosa montagna da scalare. Se la tua casa è perenne ostaggio delle velleità arrampicatorie dei figli, consolati: questo gioco è una straordinaria esperienza formativa che nessun bambino dovrebbe negarsi. Se però vuoi sopravvivere alla prole, il consiglio è: falli sfogare. Ma fuori di casa, magari al centro arrampicata.
Mi arrampico per gioco...
Lo sport ha un enorme potenziale formativo ed educativo nell’educazione e nella crescita dei bambini. Ecco perché lo svolgimento di un’attività ludica che ponga le basi e i fondamentali tecnici dei grandi sport è un’esperienza che nessun bambino dovrebbe perdersi.
Ad oggi, le proposte sono parecchie e gli sport tra cui scegliere sono innumerevoli. Oltre ai grandi classici – calcio, pallavolo, basket, nuoto, danza – stanno emergendo nuove attività che propongono il gioco come strumento fondamentale per imparare divertendosi. Il Gioco-Arrampicata è una di queste.
Gioco-Arrampicata
E’ rivolto alla fascia d’età compresa tra i 4 ed i 10 anni ed è un lavoro didattico che si svolge utilizzando la parete come grande attrezzo su cui apprendere i fondamentali di base, la percezione del proprio corpo in movimento nello spazio e per stimolare tutte le capacità arrampicatorie, sia con l’uso della corda che senza.
Nasce principalmente come sport in-door, ma una volta appreso il gesto tecnico e acquisita la giusta dimestichezza con il “movimento arrampicata”, gli arrampicatori sono pronti ad esplorare anche le falesie. I bambini nella fascia d’età a cui il Gioco-arrampicata si rivolge, hanno necessità di fare del “sano movimento” in questo particolare momento della vita. L’attività motoria e lo sport in genere possono giocare un ruolo significativo nello sviluppo psico-fisico del bambino. Ecco che il giocare-arrampicando assume un’importanza rilevante, sia perché rappresenta l’evoluzione tecnica dello schema motorio di base “arrampicarsi”, sia perché completa ed integra lo sviluppo psico-fisico del piccolo sportivo.
di Valeria Barale
Leggi l’articolo completo sul numero di Marzo di Sport 2.0

martedì 22 febbraio 2011

GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI DI ARRAMPICATA 2011 - F.A.S.I.

Questa mattina presso il Pala-Braccini C.A.T. di Torino si è disputata l'edizione 2011 dei GSS, cioè dei Giochi Sportivi Studenteschi di Arrampicata, che ha coinvolto le Scuole Secondarie di I e II Grado di Torino e Provincia.
Il programma prevedeva per le Scuole di I Grado la gara di Velocità e per le Scuole di II Grado le due specializzazioni, gara di Velocità e gara di Difficoltà. Il tutto era suddiviso in categoria maschile -femminile e Allievi-Juniores.
I partecipanti hanno risposto numerosi all'appello, forse in sovrannumero rispetto alle previsioni, per cui l'organizzazione ha dovuto fare i conti con il tempo tiranno che è risultato insufficiente per poter permettere il completamento di tutte le specializzazioni entro i tempi prestabiliti. Ciò nonostante, tutto si è svolto all'insegna di un grande coinvolgimento da parte sia degli allievi in gara, che dei loro insegnanti. E' risultato un campionato a portata di mano per tutti, ed ha messo in evidenza la grinta e la voglia di riuscire in tutti i ragazzi che si sono cimentati in inni e incitamenti per i loro compagni di squadra.

sabato 15 gennaio 2011

SULLA TRACCIA DI NIVES

Questo è un libro che parla di passioni: quella per la scrittura e quella per le alte vette.
In realtà, leggendolo, si scopre come il collante che le fonde in un'unica cosa sia la passione per la montagna.
Due voci diverse per sesso e per professionalità, raccontano all'unisono di cime, fatiche, ideali e conconquiste alpinistiche.
Un cammino a due che porta verso la stessa "cima".

<E' una tigre di alta montagna. Gioca pulito col mondo Nives Meroi la tigre, sopra i grattacieli di madre natura.> 
- Erri De  Luca - - 2005 - Mondadori -

mercoledì 12 gennaio 2011

GITA ALLA RISERVA NATURALE DELLA VAUDE






RISERVA NATURALE DELLE VAUDE - ITINERARI SEGNALATI
tipo itinerario: brughiera e zone umide
difficoltà: turistico
località di partenza: Vauda - Basso Canavese
Se si cerca un’alternativa al Parco della Mandria, sia per la distanza rispetto alla città di Torino (15 km) , sia come tiplogia di territorio, la Riserva Naturale Orientata del Parco della Vauda è il posto ideale.
Il suo territorio è caratterizzato da un terrazzo fluvio-glaciale formato dallo Stura di Lanzo.
L’intera area, chiamata Vauda - dal Tedesco Wald, bosco - forma un triangolo tra i paesi di Volpiano, Balangero e Rocca Canavese. 
La Riserva naturale è stata istituita nel 1992 e la sua superficie di più di 3.000 ha è divisa in due dato che metà della zona è area protetta di proprietà del Demanio Militare ed utilizzata un tempo come poligono militare. Attualmente in disuso, ma ancora utilizzata per esercitazioni militari.
Siccome non esiste un ingresso ufficiale, è possibile entrare tramite qualsiasi sterrato che parta da uno dei paesi che ne compongono l’aerea.
La nostra passeggiata è iniziata lasciando l’auto presso il paese Vauda da dove ci siamo incamminati seguendo le indicazioni degli itinerari tracciati. Proprio qui a Vauda, ha sede il Centro Visite dell’Ente Gestione Parchi e Riserve Naturali del Canavese.
E' divertente passeggiare "districarcandosi" tra i rovi della brughiera e “posare” a fianco delle piante che caratterizzano quest’area verde: betulle, carpini e querce sono tra i fusti presenti nella Riserva.

La giornata tipo di una gita qqui alle Vaude può essere accompagnata da un buon panino preso da un alimentari del posto, un po’ di risate e di chiacchiere nel bel mezzo della piatta brughiera e poi, terminato il giro, fare un salto al distributore automatico del latte che si trova sulla statale verso Torino.
Una gita un po’ diversa dal solito, meno avventurosa forse, mai dai sapori decisamente genuini!













RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLA VAUDA - BY VALERIA BARALE

lunedì 10 gennaio 2011

WINTER POST CARDS - VAL TRONCEA







Val Troncea - Foto by Emanuela Branda

venerdì 7 gennaio 2011

CIASPOLATA IN VAL TRONCEA


Da Pattemouche a Troncea (Rifugio), Sentiero delle ciaspole

tipo itinerario: bosco rado 
quota di partenza (m): 1585
quota della vetta (m): 1915
dislivello complessivo (m): 400
difficoltà: MR :: [scala difficolta]
esposizione: Nord-Ovest
località partenza: Pattemouche (Pragelato) - Val Troncea
punti appoggio: Rif. Troncea

Gita piacevole, itinerario piuttosto omogeneo che viaggia principalmente intrecciandosi con la pista da sci di fondo, spostandosi da un versante all'altro della valle.
Superato l'abitato di Laval ed una volta entrati nella riserva del Parco Naturale della Val Troncea, si può scegliere se proseguire per l'itinerario più semplice che affianca la pista da sci o se inoltrarsi per il sentierino più ripido, sulla destra orografica. 
Noi abbiamo optato per il secondo, soprattutto perchè era tutto illuminato da un caldo e brillante sole, e poi perchè la vista era decisamente di più ampio respiro sul resto della valle.
I nostri sforzi sono stati ripagati da dei bellissimi paesaggi e dalla visione delle cascate belle formate e azzurre che si affacciavano sull'altro versante.
L'agoniata meta - si fa per dire!- cioè il bel rifugio Troncea, l'abbiamo raggiunto con calma perchè ci siamo  distratte per far fotografie lungo il sentiero. Era impossibile rimanere indifferenti. Sembravano dei paesaggi innevati dipinti su tela!










VAL TRONCEA - FOTO BY M. BRANDA

Natale svedese








Skellefetea - Svezia - Foto by Valeria Barale