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sabato 25 dicembre 2010

Mangia-Prega - Ama - Una donna in cerca di felicitá

E´la seconda volta che mi capita di guardare prima il film e poi di leggerne il libro. 
La prima volta mi é successo per "Into the Wild", questa volta per "Mangia - Prega - Ama" di Elizabeth Gilbert, da cui é stato tratto l´omonimo film con Julia Roberts.
E´ un processo rischioso perché c´é un´alta probabilitá di rimanere delusi sia dal film che dall´opera letteraria.
Invece, per tutte e due le volte ne sono uscita vittoriosa ed entusiatsta.
Il libro é piacevole e scorrevole e pur non trattando dei massimi sistemi, riesce a trasmettere degli ottimi spunti di riflessione, sopratutto per ler le Trentenni!.

Segue la recensione del romanzo e qui il trailer del film: Mangia - Prega Ama.

Marito, soldi, carriera. A trent’anni Elizabeth Gilbert ha tutto quanto una donna possa desiderare. Ma una notte si ritrova in ginocchio sul pavimento del bagno, con la faccia inondata di lacrime e una domanda semplice e terribile a morderle il cuore: “Che cosa hai veramente voglia di fare, Elizabeth?”. La risposta trascinerà Liz molto lontano. Attraverso tre continenti, oltre un divorzio, un conto in rosso e un nuovo amore sbagliato. Lontano dalla famiglia e dagli amici, dal suo lavoro e dalle sue certezze ogni giorno un po’ più incerte. Verso l’aria dolce e dorata di un autunno romano, poi verso l’India, e ancora a Bali, alla ricerca di nuove occasioni e di desideri ancora più nuovi. Mangia prega ama è il racconto, audace e sincero, di questo viaggio spericolato fuori e dentro di sé. Caldo e irriverente, imprevedibile e terapeutico come una serata fra amiche, non è solo una storia vera e appassionante: è una promessa, un talismano da consegnare a chi, come Liz, deve solo trovare il coraggio di ricominciare tutto da capo.

Elizabeth Gilbert è giornalista e autrice di racconti, romanzi e biografie. Dopo il successo internazionale di Mangia prega ama – bestseller da 8 milioni di copie tradotto in 30 lingue – nel 2008 è stata inserita da “Time Magazine” nella classifica delle 100 persone più influenti al mondo. Vive nel New Jersey (per ora), col marito, un giardino e fin troppi animali.
Ed in piú, da non trascurare, la colonna sonora prodotta da Eddie Vedder - Pearl Jam - ..sentire per credere!



lunedì 13 dicembre 2010

CIASPOLATA DELL'8 DICEMBRE


Capanna Mautino da Bousson

tipo itinerario: bosco fitto di larici
quota di partenza (m): 1400
quota della vetta (m): 2000
dislivello complessivo (m): 600
difficoltà: MR :: [scala difficolta]
esposizione: Sud-Est
località partenza: Bousson (Cesana Torinese) 
punti appoggio: Capanna Mautino aperto dal 4 dicembre 2010


Ed eccoci nuovamente con le ciaspole ai piedi e di nuovo in alta Val di Susa, a Bousson!
Questa volta per festeggiare questo 8 Dicembre 2010 in mezzo alla natura, ma senza strafare dato che le energie sono quello che sono. Per cui, scegliamo una meta con un buon punto d'appoggio e, sopratutto, della ottima cucina. Ci vuole sempre un buon motivo per arrivare in cima!

Partenza da Bousson, dove abbiamo lasciato l'auto per incamminarci sulla strada militare bella pulita e battuta dai gatti delle nevi.





Si percorre la strada militare per un centinaio di metri e poi si imbocca il sentiero in direzione Lago Nero/ Capanna Mautino. 
Diaciamo che tutto il dislivello della gita ce lo si gioca nel primo tratto!




 Si cammina circondati da un fitto bosco di larici e dalla neve, che nel nostro caso era pesante come il piombo dato che stava piovendo!
E dopo due orette e un quarto di sana e "bagnata" ciaspolata, ecco la nostra meta apparirci all'orizzonte. 
Il Lago Nero è uno specchio di ghiaccio spesso e bianco.



Finalmente: polenta e salsiccia!



Un po' di istruzione su nuovi possibili percorsi...



..un po' di Genepy per affrontare il rientro...




..e un po' di training mentale per "ritrovare il proprio potere"!


VAL SUSA - FOTO BY VALERIA BARALE

lunedì 6 dicembre 2010

CIASPOLATA + SPICOZZATA AL RIF. SCARFIOTTI


Rifugio Scarfiotti: Cascata del Rifugio

quota base della cascata (m): 2200
sviluppo cascata (m): 100
dislivello avvicinamento (m): 800
difficoltà: II :: 3 :: D1 :: [scala difficolta]
esposizione: Nord-Ovest
località partenza: Rochemolles (Bardonecchia)- Val di Susa


Relazione di Gulliver


Ed eccoci sotto alla neve, scesi dall'auto lasciata sull'ultima curva percorriile, proprio di fronte all'imponente muro della diga di Rochemolles. Pronti di tutto punto ad affrontare una bella e pianeggiante ciaspolata/ sciatina alpinistica di circa un'oretta e mezza, quando...ops!...qualcuno della ciurma scopre di aver dimenticato a casa un piccolo particolare: le picozze per la cascata!
E sì, perchè in realtà, l'idea della ciaspolata era strettamente collegata al punto d'arrivo, cioè al Rifugio Scarfiotti (mt 2165), dove si forma un bell'anfiteatro di cascate di ghiaccio di diverse lunghezze e difficoltà.
Peccato che senza le picche si possa far pochino!
Allora, una volta arrivati, ci siamo tuffati su un salto di ghiaccio a destra rispetto al rifugio e anche rispetto alla cascata più lunga. Salita breve, ma piacevole!
Un tiretto a testa e poi, "girare sui tacchi" e tutti a casa che la neve non mollava di scendere fitta fitta.
Uscita allenante e in un ambiente molto piacevole!

sabato 4 dicembre 2010

TRAMONTO D'AUTUNNO A TORINO


TORINO - BY VALERIA BARALE

mercoledì 1 dicembre 2010

LET MY PEOPLE GO SURFING


By

Che dire di un un uomo che ha creato da sè e ideato quella che è poi diventata l'azienda leader mondiale di attrezzatura per l'alpinismo e l'arrampicata, ha fondato il marchio e la filosfia dell'azienda Patagonia, ha inventato attrezzature tecniche ed all'avanguardia per la progressione su roccia e ghiaccio, ha conquistato cime e pareti, cavalcato onde e sostiene l'impegno ecologico ed ambientale anche all'interno della sua produzione aziendale?

...no, non sto parlando di Superman, e per quest'uomo speciale non esiste nessuna Criptonite che lo annienti.
E' un settatunenne che si chiama: Yvon Chouinard.

Ha pensato di scrivere un libro su di sè, la sua famiglia, i suoi viaggi, le sue battaglie e le sue conquiste.
E' il classico stereotipo che ci si immagina quando si sente parlare "dell' uomo che si fa da sè".
In America, può succedere e non solo nei sogni come in altre nazioni.

Leggere per credere!

"Sono stato un imprenditore per quasi cinquant’anni. Mi riesce difficile pronunciare queste parole, come qualcuno che ammetta di essere stato un alcolista o un avvocato. Non ho mai stimato questa professione.”

lunedì 29 novembre 2010

127 hours

Il nuovo film dell'anno! Ne sono sicura!
Dopo INTO THE WILD , questo è destinato a diventare il prossimo film cult del 2010.
E' bellissimo nonostante l'argomento di partenza: il protagonista, che rimane intrappolato con una mano sotto un masso all'interno di un canyon, si taglia la mano per potersi salvare. E' una storia vera e questo lo rende ancora più speciale.
Bellissimi gli escamotage per rendere reale le sensazioni di sete, freddo, solitudine e di dolore. Non è il solito racconto letto da un narratore, ma ha qualcosa che tiene lo spettatore sempre attento sulla propria sedia. E' incalzante e brillantissimo. Geniale.
E poi, per chi ama fare attività outdoor similia quelle praticate da Aron Ralston, come l'arrampicata o l'alpinismo, offre ottimi spunti di riflessione sul quanto ciascuno di noi si prenda dei rischi con molta leggerezza...

Vi offro "in pasto" l'anteprima del'anteprima cioè, una recensione in anteprima, grazie al TFF - Torino Film Festival - che ne ha permesso la visione italiana in anteprima, appunto!


PRIMA CIASPOLATA E PRIMA NEVE DELL'ANNO!!

- CIMA DEL BOSCO - VAL THURAS - ALPI OCCIDENTALI -

Cima del Bosco - Val Thures

quota di partenza (m): 1640
quota vetta (m): 2376
dislivello complessivo (m): 736
difficoltà: MS :: [scala difficolta]
esposizione preval. in discesa: Ovest
località partenza: Thures (Cesana Torinese)
Relazione da Plantemountain


Ed oggi, finalmente, ho calpestato la neve con le mie ciaspoline. Evviva!
Tutto bellissimo, anche il fatto di aver fatto tutta la salita in mezzo ad una nebbia tale che impediva di vedere qualsiasi così distante più di un metro, ma...in cima abbiamo ricevuto il premio finale: un sole brillante che sovrastava le nuvolette cicciotte che sono rimaste appesantite a coprire la bassa valle facendoci sbucare a sorpresa su un cielo azzurrissimo.
poi, come spesso capita e proprio come piace a me, abbiamo fatto un simpatico incontro inaspettato, foto di gruppo e via pronti per la discesa.
Grandi soddisfazioni anche per il tempo impiegato, 2 orette scarse a salire ed una a scendere, contando "le fatiche" del sabato sera è già andata bene!

Paesaggi invernali..




..si sale..




..neve e nubi..



...la cima immersa nella nebbia..


..indicazioni..



..incontri e foto di gruppo..

 ..si scende..



 ..cucù..

..si schiarisce, finalmente..








..climbing addected!!!..


..alla prossima gita!

VALE THURES- FOTO BY VALERIA BARALE